Padova

“Un santo senza nome, un caffè senza porta, un prato senza erba”. Così un vecchio detto definisce Padova: infatti Sant’Antonio, il Santo patrono della città, viene comunemente chiamato “il Santo”, il Pedrocchi, lo storico caffè cittadino, in passato era aperto ad ogni ora, e Prato della Valle è in re...

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“Un santo senza nome, un caffè senza porta, un prato senza erba”. Così un vecchio detto definisce Padova: infatti Sant’Antonio, il Santo patrono della città, viene comunemente chiamato “il Santo”, il Pedrocchi, lo storico caffè cittadino, in passato era aperto ad ogni ora, e Prato della Valle è in realtà una piazza, una tra le più grandi e spettacolari d’Europa.  Città giovane e universitaria, Padova è ricca di grandi spunti e tesori artistici.

Secondo la leggenda fu fondata nel 1132 a.C. da Antenore, un principe troiano riuscito a sfuggire alla distruzione di Troia. Il momento di massimo splendore economico e culturale di Padova si ha tra il XIII e il XIV secolo sotto i Carraresi, periodo in cui venne costruita la cinta muraria e furono portati a termine i più grandi edifici civili e religiosi. Dopo la caduta dei Carraresi, anche la dominazione veneziana assicurò alla città un periodo di crescita, prosperità e libertà, che venne ad interrompersi durante la dominazione napoleonica, da cui si riprese solo nella seconda metà del XX secolo. Padova può essere considerata la culla della pittura medioevale e conserva alcune tra le opere più importanti del Trecento: prima fra tutte la meravigliosa Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto.
Simboli della città sono il famoso Caffè Pedrocchi, il “caffè senza porte” del detto sopracitato, caffè in cui, durante il Risorgimento, si incontravano intellettuali e studenti con idee rivoluzionarie, e il Palazzo del Bo’, sede storica dell’università di Padova, una tra le più antiche del mondo. Centro della vita padovana è il Palazzo della Ragione, che si colloca tra due delle piazze più vissute della città, Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta. Lungola loggia di quello che in origine era un palazzo di giustizia oggi si trovano molti commercianti e sulle due piazze antistanti si svolge ogni mattina uno dei mercati più grandi di tutto il nord Italia. A due passi da Palazzo della Ragione si può attraversare Piazza dei Signori su cui si affacciano altri due bei palazzi: Palazzo del Capitano e la Loggia della Gran Guardia. Attraversando tutta via Roma e poi via Umberto I, vie chiuse al traffico e piene di negozietti, si arriva a Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa. In questa piazza si affaccia l’enorme Basilica di Santa Giustina, eretta nel XVII secolo in onore della Santa patrona di Padova. D’obbligo una tappa all’Orto Botanico, uno tra i giardini botanici più antichi e ricchi d’Europa che è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Non si può dire di aver visitato Padova se non ci si reca alla Basilica di Sant’Antonio, da tutti conosciuta come “il Santo”, una delle maggiori attrazioni della città, nonché luogo di pellegrinaggio dal momento che sono custodite le reliquie del Santo. Notevole il ciclo di affreschi di Altichiero nella Cappella di San Giacomo. Di fronte alla Chiesa la statua equestre del Gattamelata realizzata da Donatello e considerata una delle opere più interessanti del primo Rinascimento.
Passeggiando per il centro di Padova potrete trovare, nei pressi delle sedi universitarie, divertenti scenette in occasione di feste di laurea: dopo la discussione i “poveri” laureati vengono sottoposti a scherzi di ogni tipo mentre, con l’”aiuto” di un po’ di vino, tentano di leggere un irriverente papiro scritto dai loro amici. E’ la tradizione goliardica padovana che non risparmia proprio nessun giovane dottore!
Bibita tradizionale è lo spritz: un mix di prosecco, soda e aperol che fa da padrone tra i cocktail padovani ed è sicuramente il più gettonato degli aperitivi tra studenti, lavoratori e turisti.